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Agli estremi della penisola sorrentina, rivolta verso l’isola di Capri e contornata da circa 20 chilometri di costa bagnata dai golfi di Napoli e Salerno, sorge la splendida Massa Lubrense.
È posta in un triangolo turistico tra i più noti al mondo: Sorrento, Positano, Amalfi e l’isola di Capri.
Meta di raccordo di cotanta bellezza ma è meta da scoprire e visitare perché, come afferma un proverbio locale:
“A Massa saluta e passa, perché si te firme ‘o ttujo nce lasse”
(A Massa saluta e passa perché se ti fermi qualcosa di tuo ci lasci)
Un vero e proprio scenario naturale ove da ogni posto della città è possibile ammirare paesaggi da cartolina. Meno nota e “pubblicizzata” delle zone limitrofe, Massa Lubrense conserva tradizioni, usanze e sapori altrove dimenticati o accantonati per lasciar spazio alle innovazioni e al caos cittadino.
Diverse le teorie sull’origine del nome ma tra le più accreditate è quella che la collegherebbe alla derivazione latina “Massa”, ovvero “tenuta”, e dalla voce “Lobra”, originata da Delubrum e cioè “tempio”.
Il riferimento va a un tempio di Minerva presente sul posto.
Una terra abitata sin dalla preistoria come documentano i resti archeologici di epoca neolitica ritrovati nella grotta delle Noglie alla Baia di Ieranto e apprezzata dagli antichi romani a tal punto da prediligerla e definirla, già all’epoca, come perfetto luogo di villeggiatura a Nerano.
Fu colonizzata anche dai greci e, dopo un periodo di oscurantismo - atteggiamento di opposizione al diffondersi dell’istruzione e del progresso - ottennero maggior indipendenza ed emancipazione con i normanni, svevi, vicereame spagnolo sino ad arrivare all’unità di’Italia e al regno delle due Sicilie.
Massa Lubrense oggi è una località esclusiva e caratterizzata da una grande attenzione da parte della popolazione, a tratti identificabile come una quasi “gelosia” verso il proprio luogo incontaminato.
Un’accortezza della salvaguardia dell’habitat marino e costiero riconoscibile a ogni visitatore che voglia approfittare in una giornata rilassante di mare o cimentarsi in un’escursione.
Il repertorio di tradizioni popolari, tradotte in feste e sagre durante tutto l’anno, è vastissimo.
Tra le più famose è impossibile non citare le processioni durante la Settimana Santa.
La processione di Massa Lubrense è organizzata dalla Arciconfraternita della Morte e Orazione e presenta i caratteri tipici delle processioni della penisola, ovvero tamburi d’apertura, lampioni come unici corpi illuminanti e i simboli della Passione di Cristo.
Per chi è amante del limone, la sagra dei limoni “Limoni in festa” di Massa Lubrense è l’avvenimento clou dell’estate della località e l’occasione unica per degustare piatti tipici a base dell’agrume da cui proviene il nome della festa. Il limone massese è detto “limone ovale” o “femminiello”, è caratterizzato da una polpa giallo paglierino, succo ricco di vitamina C e sali minerali e buccia ricca di oli essenziali.
Un limone amato oggi come nel passato, addirittura da Gabriele D’Annunzio, il quale descrisse in questo modo la sua visita a un agrumeto di Massa Lubrense nel suo libro “Notturno”:
"Mi ricordo di un aranceto murato a Massa, verso la riviera di Amalfi, se non mi inganna la memoria
Ero mal guarito d’un filtro malvagio – Ero sbigottito come se fossi penetrato in un labirinto inimmaginabile – i tronchi parevano scolpiti nella pietra delle grotte segrete –Il fiore era come la spuma da cui nasce la carne immortale –L’ombra era quasi acquatile, modulata dal canto di non so quale sirena bandita dal mare."
Situato di fronte a Marina della Lobra, sorge il Vervece (al latino Vervex = caprone) caratteristico scoglio di Massa.
Piccolo ma ricco di storie e leggende.
La più celebre è quella del “sedere piatto” delle donne della Lobra.
Da cosa deriva questo racconto?
Tutto nasce dalla voglia delle donne della Marina intente a difendere le proprie case da burrasche e mareggiate.
Per fare ciò decisero di tirare a riva il Vervece e prepararono delle enormi funi, disponendosi - con anziane e bambine - sulla spiaggia.
Tirarono con forza e tenacia - a nulla portò il tentativo degli uomini nel farle smettere - ma il gigante non si smosse di un centimetro e le corde si spezzarono inducendo le donne alla caduta con fondoschiena a terra. Da quel giorno, si dice che tutte le donne della Lobra abbiano il sedere piatto.
Villa Murat
Villa Murat si trova nel borgo antico dell’Annunziata sopra Massa Lubrense, tra viottoli mediterranei, le case con i tipici tetti a volta e magnifici belvedere.
Da ogni terrazza e dal solarium si vedono Capri, Ischia, Marina della Lobra e anche il Vesuvio.
2.Santa Maria delle Grazie
Ha oltre 5 secoli di storia ed è sorta nel cuore della frazione di Massa Centro. La sua grande caratteristica è la forte luminosità interna e i colori del pavimento.
Nerano
La sua fama è dovuta alla bellezza dei suoi fondali, alle grotte sottomarine di grande interesse e alla cucina tipica che si può assaporare in uno dei tanti ristoranti a picco sul mare.
Punto di partenza ideale per visitare e godere della bellezza unica delle spiagge di Marina del Cantone, Jeranto e Recommone.
4. Sant’Agata sui due Golfi
Definito il borgo dei borghi del 2022 da Kilimangiaro e dalla votazione dei telespettatori, Sant’Agata si affaccia sulle coste di Napoli e Salerno tratteggiando uno scenario paradisiaco.
Monte San Costanzo
Dalla vetta del monte è possibile vedere sia il golfo di Napoli, che quello di Salerno, ed è possibile anche raggiungere Punta Campanella. Inutile aggiungere quanta bellezza e meraviglia è possibile vedere su di esso. Meta ideale per gli appassionati di trekking ed escursioni.